Alla poesia delle radici di Dalya
Roberto Caramagna
L'ombra della pianta si è fermata
sul verde manto dalle erbe fiorite:
è l'Estate.
Ma, sotto la coltre nera della terra,
ai frescati silenzi delle umide zolle,
tra le pietre solide e nude
si artigliano le Radici.
Forti e ramati nervi
imbrigliano il terreno alle sue fonti
ricche di acque e sali.
Piccole, avide bocche, bevono.
In alto, fermo al sole,
il vecchio fusto sente la linfa scorrere
alle chiome, ai noduli muschiati,
alle gemme in colore,
ai dolci frutti penduli e carnosi.
Tremulanti, le foglie,
cantano la canzone che sale dalla terra,
dal profondo, dove Radice Vive.